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La nostra storia
Il 23 gennaio 1905 a Torino viene fondato l’Automobile Club d’Italia. Vi aderiscono subito gli Ac di Firenze, Genova, Milano e Torino (quest’ultimo fondato nel 1898 dal Conte Roberto Biscaretti di Ruffia). L’ACI entra a far parte della Fédération Interationale de l’automobile e gli viene affidato il controllo sull’automobilismo sportivo in Italia.
il 15 aprile 1914 nasce ad Ascoli Piceno L’Automobile Club delle Marche per iniziativa di 28 soci fondatori provenienti dalla migliore nobiltà marchigiana-picena.
Fu eletto Presidente Carlo Maria Saladini di Rovetino e si chiamò fino al 1924 “RACI delle Marche”.
Nel 1926 L’Aci si trasforma in Raci (Reale Automobile Club d’Italia), elevato ed Ente morale con legge dello Stato. Secondo il nuovo Statuto: il Raci è una federazione di 50 Automobile Club con 8.864 soci (su 104.000 vetture circolanti) che ha il compito di "inquadrare tutte le attività automobilistiche". Lo Stato affida al Raci la riscossione delle tasse automobilistiche in tutta l’Italia e colonie.
L’anno seguente viene istituito il Pubblico registro automobilstico, la cui gestione è attribuita al Raci insieme alla distribuzione delle targhe degli autoveicoli. Hanno inoltre inizio le pubblicazioni del settimanale "Raci", organo ufficiale del Reale Automobile Club d’Italia.